La tecnica di stampaggio delle bacinelle di plastica

La plastica dalla sua introduzione sul mercato ha cambiato il volto della produzione per molti settori; infatti, viene utilizzata per creare componenti medicali, automobilistici, piatti, posate e recipienti di varie forme e dimensioni. Premesso ciò, di seguito vediamo nei dettagli come avviene lo stampaggio delle bacinelle di plastica e similari e con quali innovative tecniche.

Come nasce una bacinella di plastica?

Per dar vita ad una bacinella di plastica o a contenitori della stessa natura, fondamentalmente le aziende produttrici utilizzano uno stampo che è l’inverso del contenitore e viene creato con altra plastica in precedenza fusa. A seconda dell’uso finale del contenitore, lo stampo verrà poi riempito con polietilene ad alta densità, lineare a bassa densità o plastica copolimerica. In pratica lo stampaggio materie plastiche Italia ossia un’azienda leader del settore e certificata, consente ai suoi progettisti e ingegneri di lavorare a stretto contatto con i produttori di utensili e stampi, al fine di sviluppare esattamente ciò che è necessario per la produzione delle bacinelle e di altri contenitori compresi quelli per uso alimentare. Questa sinergia tra produttori di stampi e costruttori di recipienti in plastica, è oggi diventata una tecnica che ha aperto le porte alle aziende più piccole che desiderano distribuire i loro prodotti in modo più efficace. I materiali plastici tra l’altro essendo più leggeri hanno ridotto i costi di trasporto e lo stesso dicasi per quelli di produzione visto che la materia prima è del tutto riciclabile quindi eco-compatibile.

Come avviene lo stampaggio della plastica?

Per stampare una bacinella di plastica e contenitori simili, la tecnica prevede diversi metodi ed ognuno richiede delle operazioni preliminari. Il processo infatti inizia utilizzando dei pellet ricavati da polimeri termoplastici e specifici per la stampa di materie plastiche che vanno poi inseriti in macchinari in grado di comprimerli con il calore, consentendone una perfetta amalgama. Quest’ultima diventa poi pronta per essere versata nello stampo delle dimensioni stabilite quando è ancora calda. Lo step successivo né prevede poi il totale raffreddamento, condizione questa che permette alla plastica di solidificarsi e di ottenere la bacinella o un qualsiasi altro contenitore delle dimensioni desiderate.

Le moderne tecniche di stampaggio della plastica

Oggi con i costanti progressi tecnologici, anche i macchinari per la stampa della plastica hanno subito una notevole trasformazione. Grazie a ciò, le aziende specializzate nella produzione di materiali di questa natura, sono in grado di creare pezzi di varie forme e dimensioni in pochissimo tempo, grazie ad un processo di stampaggio molto rapido e nel contempo capace di soddisfare i migliori standard qualitativi. Le tecniche che oggi vengono maggiormente utilizzate per la stampa della plastica sono quelle a iniezione, a sovrastampaggio (sempre a iniezione) e a gas anch’essa con la procedura a iniezione. Questo processo comune alle tre tecniche appena descritte, si articola in altrettante fasi ben distinte. La prima riguarda il cosiddetto tempo di iniezione, ossia prevede che i componenti in plastica per stampa vengano introdotti all’interno di una speciale pressa che funge anche da elemento riscaldante. Il secondo in gergo definito tempo di raffreddamento come si evince dalla definizione stessa, consente alla plastica fusa di solidificarsi. Il terzo e conclusivo step prevede poi lo sversamento del materiale ancora bollente all’interno di uno stampo di dimensioni ben precise, tramite l’utilizzo di iniettori che agiscono con un sistema computerizzato quindi in grado di rilasciare il giusto dosaggio di plastica per ogni singolo contenitore da creare.