Elettricità una risorsa indispensabile, ma non infinita

Elettricità: una risorsa indispensabile, ma non infinita

L’elettricità è uno dei pilastri su cui poggia la moderna civiltà. È una risorsa vitale che alimenta gran parte delle nostre attività quotidiane. Dal momento in cui ci svegliamo al mattino fino a quando ci ritiriamo a letto la sera, l’elettricità permea e facilita quasi ogni aspetto delle nostre vite. È il cuore pulsante del nostro stile di vita contemporaneo, fornendo l’energia necessaria per l’illuminazione, il riscaldamento, i trasporti e una vasta gamma di apparecchi elettronici che rendono la nostra esistenza più comoda ed efficiente.

Tuttavia, è fondamentale comprendere che questa risorsa, seppur essenziale, è limitata. L’elettricità non è infinita e il suo utilizzo smodato e spesso sprecone mette a repentaglio la sua disponibilità futura. L’abuso delle risorse energetiche può portare a uno sfruttamento insostenibile e alla rapida esaurimento delle fonti, con conseguenze disastrose per l’ambiente e per le generazioni future.

Pertanto, diventa imperativo adottare un approccio più consapevole ed efficiente nell’uso dell’energia. Limitare gli sprechi e ridurre i consumi diventa cruciale per preservare questa preziosa risorsa. Ciò significa adottare comportamenti responsabili nella gestione dell’elettricità, scegliendo apparecchiature elettrodomestiche con consumi energetici ridotti, ottimizzando l’illuminazione attraverso l’uso di lampadine a basso consumo energetico e investendo in soluzioni di energia rinnovabile.

Inoltre, educare e sensibilizzare sul tema dell’efficienza energetica diventa essenziale per promuovere un cambiamento culturale. Programmi di formazione e campagne informative possono aiutare a diffondere conoscenze sulle pratiche sostenibili e incentivare l’adozione di comportamenti più responsabili verso l’energia.

L’elettricità non durerà per sempre

Oggi l’80% del fabbisogno energetico deriva dai combustibili fossili e si tratta di risorse non rinnovabili e destinate all’esaurimento in breve tempo. Per valutare il consumo la British Petroleum usa il parametro risorse accertate/velocità di consumo e da qui si capisce come l’esaurimento delle fonti fossili non sarà immediato, ma prevedrà un picco di produzione del petrolio e un calo.

Sicuramente sulla Terra ci sono ancora nuovi giacimenti e gli esperti stimano che il picco di produzione si raggiungerà tra una trentina di anni per il petrolio e subito dopo per il gas, ma nella realtà c’è molta incertezza. Negli ultimi 10 anni abbiamo assistito all’incremento dei consumi di gas portato dalle centrali di ultima generazione a ciclo combinato molto competitive. 

Di sicuro in futuro si porrà il problema se avere elettricità ed energia bruciando petrolio e gas o se conservare queste materie prime per l’industria chimica e la tendenza è il ritorno al carbone, le cui riserve sono stimate sufficienti per qualche centinaio di anni. In ogni caso anche il picco di carbone si avrà entro il 2030, 2050 massimo.

Elettricità e petrolio: riserve costanti negli ultimi 30 anni

Nonostante il diffuso timore di restare senza elettricità e petrolio, negli ultimi 30 anni le riserve sono rimaste praticamente costanti dato che i consumi di petrolio sono stati compensati dalla scoperta di nuovi giacimenti e dall’ aumentato tasso di sfruttamento dei pozzi, passato dal 30 al 50%. Nonostante questo aumentano i costi di estrazione e i prezzi di mercato, anche perché si affacciano tra i compratori i Paesi in via di sviluppo.

Come ridurre la dipendenza dai combustibili fossili per produrre elettricità? Le strade da seguire sono due:

  • Aumentare la quota di energie rinnovabili, finora impiegate solo in modo modesto;
  • Ridurre gli sprechi e fare un uso razionale dell’energia grazie a tecnologie che aumentano l’efficienza nello sfruttamento delle fonti energetiche.

Ad oggi energia ed elettricità usate quotidianamente provengono da fonti energetiche non rinnovabili quali petrolio, carbone e gas naturale, ma anche uranio impiegato dalle centrali nucleari. A queste fonti si affiancano quelle rinnovabili con energia termica e fotovoltaica dal sole, eolica dal vento, idroelettrica dall’acqua e geotermica dal calore di Terra e biomasse.

Non avendo centrali nucleari e giacimenti importanti l’Italia importa energia dalla Francia, dove questa deriva quasi al 100% dal nucleare. L’attenzione all’uso dell’energia è quindi una tematica importante per chi, come VMF, lavora nel settore delle componenti elettriche ed è consapevole di come questa risorsa sia sì indispensabile, ma non infinita.